IL CONSIGLIO
NAZIONALE
DELLA DISABILITÀ

II Consiglio Nazionale della Disabilità, al quale aderiscono 35 organizzazioni nazionali di persone con disabilità e loro famigliari e che rappresenta l'Italia presso l'European Disability Forum – Bruxelles, ha organizzato, a Roma nel giugno del 2002, il 5° incontro Plenario del Southern Europe Disability Committee.
Delegazioni di Francia, Grecia, Portogallo, Spagna, Cipro, Malta, Slovenia e Georgia hanno partecipato all'importante evento culturale. In questo quadro, il 14 giugno si è svolto il Seminario europeo "Mainstrea-ming in Education: il modello italiano e le prospettive nei Paesi dell'Europa Meridionale", per celebrare il 2002, Anno Europeo dell'Educazione.
Si è trattato di una rilevante manifestazione in cui l'Italia, unica in Europa a realizzare l'inclusione scolastica generalizzata degli alunni con disabilità, ha avuto occasione di far conoscere ai partner europei i risultati positivi realizzati e le proposte di soluzione dei problemi ancora non pienamente risolti.
Con la pubblicazione degli Atti del Seminario intendiamo favorire la fruizione dei documenti politici dei paesi europei del SEDC da parte tanto dei lettori dei diversi paesi quanto dal lettore italiano che ha quindi la possibilità di confrontare le diverse strategie di integrazione della persona con disabilità all'interno di alcuni paesi dell'UE. Inoltre la pubblicazione, in questo volume, della "Dichiarazione di Roma" che riassume i principi ispiratori dell'integrazione scolastica, criticamente vagliati e condivisi dai Rappresentanti dei Paesi membri del SEDC è un importante punto di arrivo culturale cui l'Italia da sola non sarebbe potuta pervenire e che testimonia come, nella diversità delle prassi locali, si sia ormai affermato un orientamento pedagogico comune.
I risultati di questo faticoso lavoro comune debbono essere sempre più diffusi per migliorare incessantemente la qualità del processo d'integrazione scolastica che realizza sempre più politiche di “non discriminazione e pari opportunità” delle persone con disabilità, rendendole cittadini d'Europa a pieno titolo.

 

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